EVENTI
FAD
Attivo fino al 31 dicembre 2025
La menopausa oggi: personalizzare, semplificare, rassicurare
Linee Guida
Buone pratiche per il Trattamento Medico dell’Aborto Spontaneo e Volontario Fondazione Confalonieri Ragonese su mandato SIGO, AOGOI, AGUI
Aogoi - Associazione dei Ginecologi Italiani: ospedalieri, del territorio e liberi professionisti
Primo Piano
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Eventi e CongressiSIGO 2025
14 – 17 dicembre 2025
Bari, Nuova Fiera del Levante100° Congresso Nazionale SIGO
65° Congresso Nazionale AOGOI
32° Congresso Nazionale AGUI
8° Congresso Nazionale AGITE -
FormazioneFAD - La menopausa oggi: personalizzare, semplificare, rassicurare
Attivo fino al 31 dicembre 2025.
Responsabile scientifico: S. Von Wunster
Crediti ECM : 4.5 -
NotiziarioIMPORTANTE
Per la Polizza Sanitaria in convenzione con Aogoi, l’attivazione dell’opzione B non è più sottoscrivibile, in quanto sostituita dal sussidio SENIS B CN in Formula Single e dal sussidio SALUS LIGHT CN. Per info https://www.aogoi.it/tutela-legale/polizza-mba
Notiziario
tutela legale
aogoi
Servizio riservato ai soci
Creato per tutelare gli associati nelle controversie giudiziarie legate alla professione
POLIZZE
PROFESSIONALI
POLIZZE
SANITARIE
Per i soci e familiari
Polizza sanitaria compresa nella quota associativa
Copertura sanitaria Opzione A
Polizze sanitarie in convenzione per soci e familiari
- Sussidio SALUS A LIGHT Under 65
- Sussidio SENIS B CN (in Formula Single) Over 65 anni
FORMAZIONE A DISTANZA ECM
Per l’aggiornamento professionale del ginecologo e dei professionisti della salute della donna e della coppia
Corsi in evidenza
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Inizio: 31-07-2025 - Fine: 31-12-2025Formazione a distanza -Crediti ECM: 4.5Stato corso: Aperto
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Inizio: 01-03-2025 - Fine: 31-12-2025Formazione a distanza -Crediti ECM: 9.0Stato corso: Aperto
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Inizio: 24-01-2025 - Fine: 31-12-2025Formazione a distanza -Crediti ECM: 12.0Stato corso: Aperto
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Inizio: 10-12-2024 - Fine: 09-12-2025Formazione a distanza -Crediti ECM: 24.0Stato corso: Chiuso
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Inizio: 28-03-2024 - Fine: 27-03-2025Formazione a distanza -Crediti ECM: 9.0Stato corso: Chiuso
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Inizio: 01-09-2024 - Fine: 28-02-2025Formazione a distanza -Crediti ECM: 6.0Stato corso: Chiuso
Pubblicazioni
Canali Social AOGOI
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22/12/2025Lo stress in gravidanza avrebbe ripercussioni anche sulla crescita dei dentini dei bambini. Uno studio americano dell'Università di Rochester (Stati Uniti) condotto su 142 madri provenienti da diversi contesti socio-economici, incinte tra il 2017 e il 2022, avrebbe dimostrato che, specie in tarda gravidanza, avere alti livelli di ormoni legati allo stress, come il cortisolo, e avere avuto una diagnosi di ansia e/o depressione durante la gestazione, espone alla possibilità che i 20 denti da latte nei piccoli spuntino molto più precocemente. I bimbi, figli di queste mamme, sono stati monitorati con delle visite periodiche a uno, due, quattro, sei, 12, 18 e 24 mesi dalla nascita, e si è visto che rispettivamente a sei e dodici mesi di età, il 15% aveva tra uno e sei denti ed il 97,5% tra uno e dodici. Tutti entro i 18 mesi avevano tra tre e venti e a 24 mesi il 25% mostrava la dentatura completa. Di questi, 2,7% aveva avuto un picco improvviso della nascita dei dentini tra i 12 e i 18 mesi, a fronte degli altri in cui i dentini sono spuntati in modo più continuo. Questi dati hanno confermato che il cortisolo influenza l’attività di specifiche cellule (osteoblastiche e osteoclastiche), responsabili della formazione e del rimodellamento osseo e che lo stress prenatale può accelerare l’invecchiamento biologico nei bambini. Resta da capire quali ormoni materni o altre cause possono impattare sul momento di eruzione dei denti e come questa possa condizionare il processo di invecchiamento biologico dei piccoli. Informazioni utili per avviare strategie di prevenzione e monitoraggio della salute di mamma e bimbi. Meng Y, Yang R, Alomeir N et al. Prenatal maternal salivary hormones and timing of tooth eruption in early childhood: a prospective birth cohort study. Front. Oral Health, 2025, Sec. Oral Epidemiology, Volume 6 - 2025 | https://lnkd.in/eNTuQ-kW
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17/12/2025Si conclude oggi il 100° Congresso della SIGO Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia e delle società federate tra cui Aogoi. È stato un congresso nel segno dell'innovazione. Nel pomeriggio di lunedì 15 dicembre si è svolto un Talk Show che ha coinvolto, oltre ai professionisti, anche la società civile: cinque Istituti secondari di secondo grado, per circa 250 studenti, associazioni di volontariato e istituzioni. Un’iniziativa che nasce dalla volontà della ginecologia italiana di aprire un dialogo diretto costruendo spazi di ascolto e confronto.19
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15/12/2025È iniziato a Bari il 100° Congresso SIGO, insieme al 65° Congresso Aogoi e al 32° Congresso AGITE, uno degli eventi nazionali più rilevanti nel campo dell’ostetricia e della ginecologia. Con numeri importanti, 1.500 iscritti, 500 relatori e 200 corsi precongressuali, il congresso si conferma come un punto di riferimento per l’innovazione e l’aggiornamento scientifico. Grande spazio è dedicato anche al confronto con la società civile, coinvolgendo istituzioni, professionisti ed esperti, con un’attenzione particolare ai giovani e alla corretta informazione. I lavori proseguiranno fino a mercoledì 17 dicembre, con una sessione conclusiva dedicata alla responsabilità professionale.201
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13/12/2025Si svolge a Bari dal 14 al 17 dicembre l’edizione numero 100 del Congresso SIGO che riunisce le diverse società scientifiche della ginecologia nazionale: Aogoi, Agui e Agite. Il titolo del congresso “IL TEMPO DELLE DONNE” richiama la biologia e tutte le stagioni della salute femminile in quanto fortemente scandite dal tempo, non solo sul versante riproduttivo ma anche nelle altre fasi della vita. Racconta il prof. Vito Trojano, presidente uscente della SIGO: ”quella che sembra una semplice ma inevitabile legge di natura, nei tempi moderni interagisce sempre più profondamente con variabili esterne, sempre più attuali e stringenti, quali la complessità delle cure, l’allungamento della vita media e la qualità della stessa, oltre ai fattori sociali, economici e culturali. Conseguentemente il compito dei ginecologi diventa sempre più quello di dare una corretta informazione alle donne, dall’adolescenza sino alla menopausa, sia nel campo preventivo che diagnostico e terapeutico al fine di cogliere il “Tempo Giusto” per intervenire in modo efficace.”241
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10/12/2025Il 70% delle donne in gravidenza soffre, almeno nel primo trimestre, di nausea e vomito (NVP), anche con una sintomatologia importante che richiede in alcuni casi l’ospedalizzazione. Lo conferma un importante studio, chiamato PURITY-Extended condotto dalla SIGO Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia su 900 donne in gravidanza. Questi sintomi nel 40% delle future mamme persistono oltre il quinto mese, peggiorando la qualità della vita e aumentando il rischio di stati di ansia e depressione post partum. Oggi la NVP può essere controllata grazie all’assunzione associata di Doxilamina e Piridossina, una nuova terapia altamente efficace e sicura per la mamma e il bambino come dimostrano diversi studi. I benefici di questo trattamento sono molto maggiori quanto è iniziato precocemente, pertanto l’indicazione a tutte le donne è di parlarne con i propri medici di riferimento fin dalla comparsa dei primi sintomi così da potere avere la prescrizione, se necessario, e a richiedere di poter fare anche il PUQE Test e l’HELP Score, due semplici questionari che permettono di valutare dalla “viva voce” delle mamme l’intensità dei disturbi provati e altri aspetti, tra cui la debolezza, l’idratazione, l’alimentazione, l’assunzione di terapie orali così da ricevere il giusto trattamento e vivere la gravidanza con più serenità e maggiore benessere.681
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07/12/2025Da giugno 2025, in Lombardia è attiva la delibera 8245, che introduce azioni dedicate alla prevenzione, al riconoscimento e alla cura delle disfunzioni del pavimento pelvico nel periodo perinatale. Si tratta di problematiche che possono comparire durante la gravidanza o dopo il parto, a causa del peso del bambino e dello sforzo richiesto al corpo, fino a causare lacerazioni. Le conseguenze possono includere incontinenza, prolasso o difficoltà nei rapporti sessuali, con un impatto importante sulla qualità di vita e anche sulle scelte riproduttive future. La delibera fornisce indicazioni che partono già dal periodo preconcezionale e proseguono durante la gravidanza, attraverso semplici valutazioni che permettono di individuare le donne più a rischio. Chi presenta segni di vulnerabilità viene presa in carico da personale specializzato, sia in gravidanza sia dopo il parto, soprattutto in presenza di lacerazioni significative. Il percorso prevede controlli mirati e l’accesso ad ambulatori dedicati, dove ginecologi e ostetriche formati sul tema possono effettuare diagnosi accurate e proporre terapie riabilitative o, quando necessario, interventi chirurgici.Tutto questo dovrebbe essere offerto in tutta la regione, da tutti i punti nascita, con potenzialmente diversi livelli di cura. Chiaramente, le situazioni più gravi dovrebbero essere prese in carico dai centri dedicati.311
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05/12/2025L’#infertilità oggi riguarda una persona su sei nel mondo, ma in molti Paesi curarla è ancora un privilegio, perché i costi sono molto alti. Per questo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato la sua prima linea guida globale dedicata a prevenzione, diagnosi e trattamento dell’infertilità, invitando i governi a rendere le cure più accessibili e sicure. Secondo l’OMS la richiesta di aiuto è in crescita, ma l’accesso resta difficile: in diversi Paesi i trattamenti sono pagati interamente dai pazienti e un ciclo di #fecondazione in vitro può costare più del reddito annuale di una famiglia. L’infertilità, ricordano gli esperti, è un problema di salute pubblica spesso sottovalutato, con un forte impatto emotivo, sociale ed economico. La nuova linea guida propone 40 raccomandazioni per migliorare tutto il percorso: informazione corretta fin da giovani, prevenzione dei fattori di rischio (come infezioni sessualmente trasmesse e fumo), stili di vita sani e percorsi clinici chiari per la diagnosi sia maschile che femminile. L’OMS sottolinea anche l’importanza del supporto psicologico, fondamentale per chi affronta questo percorso. L’obiettivo è rendere la salute riproduttiva un diritto reale, con cure basate sulla scienza e accessibili a tutti, indipendentemente dal Paese in cui si vive.351
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03/12/2025Ci sono importanti novità nel trattamento del tumore del retto che in Italia colpisce ogni anno oltre 14.000 uomini e donne, causando circa 5.000 decessi. Uno studio italiano, chiamato NO-CUT, dell’Ospedale Niguarda e dell’Università degli Studi di Milano, finanziato da Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, segna una importante svolta per i pazienti che rispondono bene a una terapia a base di diversi cicli di farmaci più radio e chemioterapia che precede la chirurgia (neoadiuvante) e il cui tumore presenta specifiche caratteristiche ad analisi raffinate come la biopsia liquida. Questi pazienti, pari a circa il 25% (1 su 4) anche con malattia localmente avanzata, sia in fase iniziale che metastatica, potrebbero evitare la chirurgia ed essere seguiti nel lungo periodo, con dei controlli mirati. Mentre i restanti affronterebbero fin da subito l’intervento chirurgico. I dati raccolti ad oggi su questo approccio si sono dimostrati sicuri ed efficaci, pertanto questa strategia potrebbe diventare la “normale” pratica clinica, garantendo al paziente anche un’ottima qualità di vita. Amatu A, Patelli G. Zampino G et al. Total neoadjuvant therapy followed by non-operative management or surgery in stage II–III rectal cancer (NO-CUT): a multicentre, single-arm, phase 2 trial. The Lancet Oncology, 2025, Vol. 26, Issue 12, p1612-1625.
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30/11/2025L’OMS - Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato le prime linee guida globali dedicate al diabete in gravidanza, diffuse in occasione del World Diabetes Day 2025. Questa condizione interessa una gravidanza su sei, circa 21 milioni di donne ogni anno, e può aumentare il rischio di complicanze importanti sia per la madre sia per il bambino. L’obiettivo del nuovo documento è offrire indicazioni chiare e basate sulle evidenze, integrando la gestione del diabete nei controlli prenatali di routine. Secondo l’OMS, senza una cura adeguata il diabete in gravidanza può favorire pre-eclampsia, morte fetale, parto traumatico e, nel lungo periodo, aumentare la probabilità di sviluppare diabete di tipo 2 e altre malattie cardiometaboliche nella madre e nel figlio. Le difficoltà sono maggiori nei Paesi a basso e medio reddito, dove l’accesso alla diagnosi e ai dispositivi di monitoraggio è limitato. Per la prima volta l’OMS definisce uno standard specifico di cura, articolato in 27 raccomandazioni suddivise in quattro aree: personalizzazione dello stile di vita e dei target glicemici, monitoraggio regolare della glicemia anche a domicilio, utilizzo mirato dei farmaci quando necessario e supporto multidisciplinare per le donne con diabete preesistente. Integrare l’assistenza diabetologica nei percorsi prenatali, sottolinea l’OMS, è essenziale per migliorare la qualità delle cure e ridurre le complicanze. Il documento ricorda anche la crescita globale del diabete, che oggi colpisce oltre 800 milioni di persone, con un incremento più rapido nei Paesi con minori risorse. Standard di cura uniformi rappresentano quindi un passo chiave per proteggere la salute materna e prevenire le malattie croniche nelle generazioni future.432
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29/11/2025Con l’arrivo della menopausa #menopausa molte donne notano un aumento di peso, spesso concentrato sull’addome #cambiamentiormonali. Questo non dipende solo dallo stile di vita, ma da cambiamenti ormonali profondi: il calo degli estrogeni rallenta il metabolismo #metabolismo, riduce la massa muscolare e favorisce l’accumulo di grasso viscerale #salute. Il grasso addominale, infatti, è associato a un rischio maggiore di diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari #benessere. Anche la qualità del sonno, lo stress e una maggiore tendenza a mangiare in modo emotivo possono aggravare la situazione #stiledivita. La buona notizia è che intervenire si può #prevenzione. Un’alimentazione bilanciata, ricca di fibre, proteine e alimenti freschi, aiuta a controllare il peso e la glicemia #nutrizione. Abbinare una camminata quotidiana o piccoli esercizi di tonificazione permette di mantenere la massa muscolare e riattivare il metabolismo #attivitàfisica. Anche monitorare la circonferenza vita può essere più utile del semplice peso sulla bilancia #salutefemminile. La menopausa non è una condanna all’aumento di peso, ma un cambiamento da comprendere e gestire con consapevolezza. Con qualche accorgimento e uno stile di vita più attento, è possibile affrontare questa fase con energia e in piena salute #benesserefemminile.
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26/11/2025L’attività fisica regolare contribuisce a ridurre il rischio di morte oncologica del 31% e fino al 20% quello di sviluppo di una forma di #tumore. Sono dati “forti” che arrivano dal XXVII Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM). Il valore dello sport e del movimento era già noto da molti studi condotti a riguardo: quindi tutto bene. Invece no, perché gli italiani pantofolai sedentari per eccellenza si bruciano questa preziosissima opportunità. Oltre 20 milioni e 600 mila uomini e donne d’ogni fascia d’età – pari la 35% della popolazione – non praticherebbe alcun tipo di attività fisica potenziando il rischio di comparsa soprattutto di specifici tumori, ad esempio del seno, della vescica, del colon, dell’endometrio, dell’esofageo, del rene e dello stomaco. Forme di malattia che invece potrebbero essere in parte protette proprio dall’esercizio fisico, compresi alcuni tumori molto insidiosi, come quelli ginecologici - oltre 11 mila nuovi casi ogni anno– ed in particolare dell’ovaio che ha tassi di sopravvivenza inferiori rispetto ad altri carcinomi femminili. Anche i tumori dell’utero e dell’endometrio sono anch’essi in crescita a causa del peggioramento degli stili di vita, dell’alimentazione e della sedentarietà in particolare. La sinergia di sport, stili di vita sani e adesione agli screening, soprattutto per tumori della mammella, del colon-retto e della cervice uterina, sono una efficace arma di prevenzione. «Gli screening di diagnosi precoce sono purtroppo in calo, specie in alcune zone del Paese. Anche in questo caso – ha concluso Saverio Cinieri, Presidente uscente Fondazione AIOM – la sensibilizzazione dei cittadini può fare la differenza e incrementare la partecipazione ai programmi di prevenzione».
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24/11/2025Gravidanza, parto e qualità di vita della donna: quale impatto nel lungo termine? Incontinenza urinaria, disfunzioni sessuali e dolore pelvico sono condizioni ancora troppo sottovalutate, ma che influenzano profondamente la vita di molte donne. La buona notizia? È possibile intervenire in modo efficace, grazie a prevenzione, diagnosi precoce e trattamenti mirati. 📅 Il 28 novembre, al Policlinico di Milano, ne parleremo nel primo workshop teorico-pratico sulle disfunzioni del pavimento pelvico insieme a numerosi ospiti nazionali, clinici e istituzionali, per condividere le evidenze scientifiche più aggiornate e le migliori strategie di intervento. 👉 Un’occasione unica per approfondire, confrontarsi e costruire nuove collaborazioni sul tema della salute pelvica femminile. Vi aspettiamo! #aogoi #SaluteDellaDonna #PavimentoPelvico #RicercaScientifica #SinergieFemminili #PoliclinicoDiMilano15
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11/12/2025Le Malattie Sessualmente Trasmissibili si affrontano meglio con il gioco di squadra: l'unione di medici, ragazzi, famiglia e scuola sono "una forza"!
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06/12/2025Da un po’ di tempo riposi poco e male? Forse è colpa anche dei social! Proprio così! Uno studio inglese che ha convolto 373 giovani in media ventenni ha dimostrato che un uso eccessivo e problematico dei sociali, da Facebook, a Tik Tok, Instagram, Snapchat, X e altri social può aumentare ansia, depressione e insonnia. Cosa puoi fare? Semplicissimo! Disintossicati per una settimana, rinuncia o riduci sensibilmente il tempo sui social e ti sentirai molto molto meglio, più sereno e “sveglio”. Pensa che 7 giorni senza chattare, twittare, mettere like e hastag a destra e a manca, riduce l’ansia del 16%, la depressione di quasi il 25% e l'insonnia del 14%. Cosa si farà ora? Beh, visti questi dati inziali interessanti sul miglioramento della salute mentale e psicoemotiva, gli studi proseguiranno, allungando i tempi di osservazione che e diversifiando i giovani da coinvolgere.31
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04/12/202531
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04/12/2025Il primo dicembre è stata la Giornata Mondiale contro l’AIDS. Lo sapevi? Si tratta di una malattia a trasmissione sessuale dovuta al virus dell’HIV, ancora molto diffuso. Nel 2024 sono state registrate 2.379 nuove diagnosi, 4 ogni 100mila residenti, e circa il 20% ha riguardato giovani sotto i 29 anni, sia eterosessuali, ma soprattutto maschi che fanno sesso con maschi. A preoccupare sono state soprattutto le diagnosi tardive, cioè quelle in persone che hanno scoperto la sieropositività solo nei sei mesi precedenti. Sono state circa il 60%, e nell’83,6% dei casi hanno riguardato l’AIDS. Se ti sei riconosciuto tra le persone a rischio, non hai dovuto attendere per rivolgerti a un medico, perché le soluzioni sono state disponibili. Come le terapie “di prevenzione”, definite Profilassi Pre-Esposizione (PrEP), sia orale sia iniettiva — somministrata ogni due mesi — la cosiddetta “PrEP long-acting”. Entrambe si sono dimostrate efficaci nel contribuire a ridurre il rischio di trasmissione dell'HIV. Ci sono state novità anche in caso di malattia! Di norma hanno funzionato molto bene le terapie antiretrovirali, ma anche per quei pazienti in cui non si è verificata la soppressione virale sono stati disponibili farmaci iniettivi “long acting”, che non richiedono un impegno quotidiano nel trattamento. Dunque non temere: tutelare la tua salute e la qualità della tua vita è stato ed è sempre possibile!61
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30/11/2025Tu che ne pensi delle sostanze? Te lo chiedo poiché potresti appartenere alla Gen Z che sembra abusarne e “sballarsi” regolarmente con 79 nuove sostanze psicoattive molto pericolose, individuate da un apposito sistema di allerta NEWS-D È un problema enorme perché queste sostanze danno dipendenza e le prospettive non sono buone. Un recente congresso su questi temi riferisce che in Italia ci sono quattro milioni di bevitori di livello rischiosi e un milione di livello dannoso. Cosa preoccupa di più? Che c’è stato un aumento dell’80% di ragazze in 10 dieci anni che fanno uso di sostanze e 160 mila studenti di età 15-19 anni che sono dei “poli consumatori”. Puoi immaginare le conseguenze! Nell’ultimo anno ci sono stati 8.300 accessi ai Pronto soccorso per patologie legate alla droga, nei 10% dei casi fra i minorenni ed abbiamo circa 135 mila persone che soffrono di dipendenze, da eroina per il 59% e da cocaina o crack per il 27%. Certo sono in terapia presso i SerD, delle strutture dedicate, ma non basta. Bisogna evitare, fare prevenzione: non cadere nella rete, stai lontano dalle droghe e dalle sostanze!21
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29/11/2025Ti ricordi che in una delle nostre pillole abbiamo parlato di educazione sessuale e sentimentale? Beh, siamo avanti! e molto attuali. Infatti in questi giorni si è aperto un grande dibattito se fare entrare nelle scuole questa materia oppure no. Ricordi i casi della storia in cui si sono create delle fazioni come i Guelfi e i Ghibellini a Firenze o i Capuleti e i Montecchi a Verona? Sta succedendo un po’ la stessa cosa. Perché un decreto ministeriale vorrebbe mettere delle strette limitazioni a parlane in classe, solo dopo una certa età e dietro specifici accordi sulle attività e consensi dei genitori. Ma alcuni esperti come gli psicologi si schierano dal lato opposto. Cosa dicono? Pensano che non poter parlare liberamente di sessuo-affettività possa non darvi alcuni strumenti importanti per capire e gestire i cambiamenti fisici ed emotivi della crescita e delle relazioni interpersonali. Questo può aiutare a contrastare anche drammatici problemi come le violenze, ad esempio La scuola può aiutare? Certamente, insieme alle famiglie e le istituzioni, che devono collaborare al vostro benessere psico-sociale che comprende anche la sessualità Sai la cosa bella? Il dialogo su temi così delicati sembra molto positivo. Una indagine condotta dal Ministro dell’Istruzione e del Merito dimostra che i comportamenti relazionali sarebbero migliorati del 68,5% in oltre 2300 scuole statali in cui sono state fatte attività su questioni di parità di genere, prevenzione della violenza con anche laboratori, seminari e campagne di sensibilizzazione Davvero figo, non trovi? Leggi anche le nostre pillole sulle MST.61
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28/11/2025Se ti “proteggi” abbassi il rischio di prendere una MST! #aogoi #mst #malattiesessualmentetrasmissibili
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24/11/2025Cosa succede davvero al pavimento pelvico dopo gravidanza e parto? E soprattutto: cosa possiamo fare per prevenire e ridurre incontinenza, dolore pelvico e disfunzioni sessuali? Il 28 novembre al Policlinico di Milano ne parlererà la @dott.ssaflorianacarbone nel primo workshop teorico-pratico, con un team multidisciplinare e ospiti internazionali. Un’occasione unica per approfondire, confrontarsi e aggiornarsi sulle più recenti evidenze scientifiche.683
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20/11/2025Sai riconoscere una MST? Scoprile presto per curale prima: è importantissimo! #aogoi #educazionesessuale #educazionesentimentale #mst #malattiesessualmentetrasmissibili
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13/11/2025Educazione sensimentale? che saràmai? scoprilo! #aogoi #educazionesessuale #educazionesentimentale #mst #malattiesessualmentetrasmissibili
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12/11/2025Una consapevolezza silenziosa. Il benessere sessuale resta un tabù per 4 uomini italiani su 5, che faticano a parlare di questioni intime anche con il proprio medico. Una survey IQVIA su 1.000 uomini tra i 18 e i 70 anni mostra un generale riserbo, ma anche una nuova attenzione al tema del benessere maschile. La disfunzione erettile (DE) interessa circa 3 milioni di italiani, ma resta ancora troppo poco discussa. Parlarne è fondamentale: può essere spia di disturbi cardiovascolari e altre condizioni da non sottovalutare. “Ammettere di avere un problema intimo non è debolezza, ma consapevolezza” – spiega il Prof. Emmanuele Jannini (Università di Roma Tor Vergata). Oggi le soluzioni ci sono: farmaci, tecnologie e supporto psico-sessuologico. Allora, perché non parlarne con il proprio medico di fiducia? 💬21
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05/11/2025L’emorragia post-partum è una delle principali cause di mortalità materna nel mondo, con circa 45.000 decessi ogni anno. Pubblicate su The Lancet dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), insieme alla Federazione Internazionale di Ginecologia e Ostetricia (FIGO) e alla Confederazione Internazionale delle Ostetriche (ICM), le nuove linee guida rappresentano il primo riferimento globale dedicato alla prevenzione e alla gestione di questa emergenza. Presentate al Congresso Mondiale FIGO 2025 di Città del Capo, definiscono un approccio più rapido e standardizzato alla diagnosi e al trattamento, e sottolineano l’importanza di una corretta assistenza prenatale e postnatale. Tra le principali raccomandazioni: ➡️ Integrazione quotidiana di ferro e acido folico in gravidanza; ➡️ Somministrazione endovenosa nei casi di anemia severa o mancata risposta alla terapia orale; ➡️ Riduzione dell’uso routinario dell’episiotomia, promuovendo invece il massaggio perineale come misura preventiva; ➡️ Introduzione del protocollo MOTIVE, una sequenza di interventi coordinati per gestire rapidamente l’emorragia. Secondo le stime dell’OMS, la piena applicazione di queste linee guida potrebbe prevenire oltre 25.000 decessi materni ogni anno, contribuendo in modo concreto alla sicurezza e alla salute riproduttiva globale.671
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22/12/2025Lo stress in gravidanza avrebbe ripercussioni anche sulla crescita dei dentini dei bambini. Uno studio americano dell'Università di Rochester (Stati Uniti) condotto su 142 madri provenienti da diversi contesti socio-economici, incinte tra il 2017 e il 2022, avrebbe dimostrato che, specie in tarda gravidanza, avere alti livelli di ormoni legati allo stress, come il cortisolo, e avere avuto una diagnosi di ansia e/o depressione durante la gestazione, espone alla possibilità che i 20 denti da latte nei piccoli spuntino molto più precocemente. I bimbi, figli di queste mamme, sono stati monitorati con delle visite periodiche a uno, due, quattro, sei, 12, 18 e 24 mesi dalla nascita, e si è visto che rispettivamente a sei e dodici mesi di età, il 15% aveva tra uno e sei denti ed il 97,5% tra uno e dodici. Tutti entro i 18 mesi avevano tra tre e venti e a 24 mesi il 25% mostrava la dentatura completa. Di questi, 2,7% aveva avuto un picco improvviso della nascita dei dentini tra i 12 e i 18 mesi, a fronte degli altri in cui i dentini sono spuntati in modo più continuo. Questi dati hanno confermato che il cortisolo influenza l’attività di specifiche cellule (osteoblastiche e osteoclastiche), responsabili della formazione e del rimodellamento osseo e che lo stress prenatale può accelerare l’invecchiamento biologico nei bambini. Resta da capire quali ormoni materni o altre cause possono impattare sul momento di eruzione dei denti e come questa possa condizionare il processo di invecchiamento biologico dei piccoli. Informazioni utili per avviare strategie di prevenzione e monitoraggio della salute di mamma e bimbi. Meng Y, Yang R, Alomeir N et al. Prenatal maternal salivary hormones and timing of tooth eruption in early childhood: a prospective birth cohort study. Front. Oral Health, 2025, Sec. Oral Epidemiology, Volume 6 - 2025 | https://doi.org/10.3389/froh.2025.1663817
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17/12/2025Si conclude oggi il 100° Congresso della SIGO Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia e delle società federate tra cui Aogoi. È stato un congresso nel segno dell'innovazione. Nel pomeriggio di lunedì 15 dicembre si è svolto un Talk Show che ha coinvolto, oltre ai professionisti, anche la società civile: cinque Istituti secondari di secondo grado, per circa 250 studenti, associazioni di volontariato e istituzioni. Un’iniziativa che nasce dalla volontà della ginecologia italiana di aprire un dialogo diretto costruendo spazi di ascolto e confronto.
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17/12/2025Si conclude oggi il 100° Congresso della SIGO Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia e delle società federate tra cui Aogoi. È stato un congresso nel segno dell'innovazione. Nel pomeriggio di lunedì 15 dicembre si è svolto un Talk Show che ha coinvolto, oltre ai professionisti, anche la società civile: cinque Istituti secondari di secondo grado, per circa 250 studenti, associazioni di volontariato e istituzioni. Un’iniziativa che nasce dalla volontà della ginecologia italiana di aprire un dialogo diretto costruendo spazi di ascolto e confronto.
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15/12/2025È iniziato a Bari il 100° Congresso SIGO, insieme al 65° Congresso Aogoi e al 32° Congresso AGITE, uno degli eventi nazionali più rilevanti nel campo dell’ostetricia e della ginecologia. Con numeri importanti, 1.500 iscritti, 500 relatori e 200 corsi precongressuali, il congresso si conferma come un punto di riferimento per l’innovazione e l’aggiornamento scientifico. Grande spazio è dedicato anche al confronto con la società civile, coinvolgendo istituzioni, professionisti ed esperti, con un’attenzione particolare ai giovani e alla corretta informazione. I lavori proseguiranno fino a mercoledì 17 dicembre, con una sessione conclusiva dedicata alla responsabilità professionale.41
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10/12/2025Il 70% delle donne in gravidenza soffre, almeno nel primo trimestre, di nausea e vomito (NVP), anche con una sintomatologia importante che richiede in alcuni casi l’ospedalizzazione. Lo conferma un importante studio, chiamato PURITY-Extended condotto dalla SIGO Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia su 900 donne in gravidanza. Questi sintomi nel 40% delle future mamme persistono oltre il quinto mese, peggiorando la qualità della vita e aumentando il rischio di stati di ansia e depressione post partum. Oggi la NVP può essere controllata grazie all’assunzione associata di Doxilamina e Piridossina, una nuova terapia altamente efficace e sicura per la mamma e il bambino come dimostrano diversi studi. I benefici di questo trattamento sono molto maggiori quanto è iniziato precocemente, pertanto l’indicazione a tutte le donne è di parlarne con i propri medici di riferimento fin dalla comparsa dei primi sintomi così da potere avere la prescrizione, se necessario, e a richiedere di poter fare anche il PUQE Test e l’HELP Score, due semplici questionari che permettono di valutare dalla “viva voce” delle mamme l’intensità dei disturbi provati e altri aspetti, tra cui la debolezza, l’idratazione, l’alimentazione, l’assunzione di terapie orali così da ricevere il giusto trattamento e vivere la gravidanza con più serenità e maggiore benessere.171
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07/12/2025Da giugno 2025, in Lombardia è attiva la delibera 8245, che introduce azioni dedicate alla prevenzione, al riconoscimento e alla cura delle disfunzioni del pavimento pelvico nel periodo perinatale. Si tratta di problematiche che possono comparire durante la gravidanza o dopo il parto, a causa del peso del bambino e dello sforzo richiesto al corpo, fino a causare lacerazioni. Le conseguenze possono includere incontinenza, prolasso o difficoltà nei rapporti sessuali, con un impatto importante sulla qualità di vita e anche sulle scelte riproduttive future. La delibera fornisce indicazioni che partono già dal periodo preconcezionale e proseguono durante la gravidanza, attraverso semplici valutazioni che permettono di individuare le donne più a rischio. Chi presenta segni di vulnerabilità viene presa in carico da personale specializzato, sia in gravidanza sia dopo il parto, soprattutto in presenza di lacerazioni significative. Il percorso prevede controlli mirati e l’accesso ad ambulatori dedicati, dove ginecologi e ostetriche formati sul tema possono effettuare diagnosi accurate e proporre terapie riabilitative o, quando necessario, interventi chirurgici.Tutto questo dovrebbe essere offerto in tutta la regione, da tutti i punti nascita, con potenzialmente diversi livelli di cura. Chiaramente, le situazioni più gravi dovrebbero essere prese in carico dai centri dedicati.271
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07/12/2025Da giugno 2025, in Lombardia è attiva la delibera 8245, che introduce azioni dedicate alla prevenzione, al riconoscimento e alla cura delle disfunzioni del pavimento pelvico nel periodo perinatale. Si tratta di problematiche che possono comparire durante la gravidanza o dopo il parto, a causa del peso del bambino e dello sforzo richiesto al corpo, fino a causare lacerazioni. Le conseguenze possono includere incontinenza, prolasso o difficoltà nei rapporti sessuali, con un impatto importante sulla qualità di vita e anche sulle scelte riproduttive future. La delibera fornisce indicazioni che partono già dal periodo preconcezionale e proseguono durante la gravidanza, attraverso semplici valutazioni che permettono di individuare le donne più a rischio. Chi presenta segni di vulnerabilità viene presa in carico da personale specializzato, sia in gravidanza sia dopo il parto, soprattutto in presenza di lacerazioni significative. Il percorso prevede controlli mirati e l’accesso ad ambulatori dedicati, dove ginecologi e ostetriche formati sul tema possono effettuare diagnosi accurate e proporre terapie riabilitative o, quando necessario, interventi chirurgici.Tutto questo dovrebbe essere offerto in tutta la regione, da tutti i punti nascita, con potenzialmente diversi livelli di cura. Chiaramente, le situazioni più gravi dovrebbero essere prese in carico dai centri dedicati.51
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05/12/2025L’#infertilità oggi riguarda una persona su sei nel mondo, ma in molti Paesi curarla è ancora un privilegio, perché i costi sono molto alti. Per questo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato la sua prima linea guida globale dedicata a prevenzione, diagnosi e trattamento dell’infertilità, invitando i governi a rendere le cure più accessibili e sicure. Secondo l’OMS la richiesta di aiuto è in crescita, ma l’accesso resta difficile: in diversi Paesi i trattamenti sono pagati interamente dai pazienti e un ciclo di #fecondazione in vitro può costare più del reddito annuale di una famiglia. L’infertilità, ricordano gli esperti, è un problema di salute pubblica spesso sottovalutato, con un forte impatto emotivo, sociale ed economico. La nuova linea guida propone 40 raccomandazioni per migliorare tutto il percorso: informazione corretta fin da giovani, prevenzione dei fattori di rischio (come infezioni sessualmente trasmesse e fumo), stili di vita sani e percorsi clinici chiari per la diagnosi sia maschile che femminile. L’OMS sottolinea anche l’importanza del supporto psicologico, fondamentale per chi affronta questo percorso. L’obiettivo è rendere la salute riproduttiva un diritto reale, con cure basate sulla scienza e accessibili a tutti, indipendentemente dal Paese in cui si vive.22
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03/12/2025Ci sono importanti novità nel trattamento del tumore del retto che in Italia colpisce ogni anno oltre 14.000 uomini e donne, causando circa 5.000 decessi. Uno studio italiano, chiamato NO-CUT, dell’Ospedale Niguarda e dell’Università degli Studi di Milano, finanziato da Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, segna una importante svolta per i pazienti che rispondono bene a una terapia a base di diversi cicli di farmaci più radio e chemioterapia che precede la chirurgia (neoadiuvante) e il cui tumore presenta specifiche caratteristiche ad analisi raffinate come la biopsia liquida. Questi pazienti, pari a circa il 25% (1 su 4) anche con malattia localmente avanzata, sia in fase iniziale che metastatica, potrebbero evitare la chirurgia ed essere seguiti nel lungo periodo, con dei controlli mirati. Mentre i restanti affronterebbero fin da subito l’intervento chirurgico. I dati raccolti ad oggi su questo approccio si sono dimostrati sicuri ed efficaci, pertanto questa strategia potrebbe diventare la “normale” pratica clinica, garantendo al paziente anche un’ottima qualità di vita. Amatu A, Patelli G. Zampino G et al. Total neoadjuvant therapy followed by non-operative management or surgery in stage II–III rectal cancer (NO-CUT): a multicentre, single-arm, phase 2 trial. The Lancet Oncology, 2025, Vol. 26, Issue 12, p1612-1625.
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30/11/2025L’OMS - Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato le prime linee guida globali dedicate al diabete in gravidanza, diffuse in occasione del World Diabetes Day 2025. Questa condizione interessa una gravidanza su sei, circa 21 milioni di donne ogni anno, e può aumentare il rischio di complicanze importanti sia per la madre sia per il bambino. L’obiettivo del nuovo documento è offrire indicazioni chiare e basate sulle evidenze, integrando la gestione del diabete nei controlli prenatali di routine. Secondo l’OMS, senza una cura adeguata il diabete in gravidanza può favorire pre-eclampsia, morte fetale, parto traumatico e, nel lungo periodo, aumentare la probabilità di sviluppare diabete di tipo 2 e altre malattie cardiometaboliche nella madre e nel figlio. Le difficoltà sono maggiori nei Paesi a basso e medio reddito, dove l’accesso alla diagnosi e ai dispositivi di monitoraggio è limitato. Per la prima volta l’OMS definisce uno standard specifico di cura, articolato in 27 raccomandazioni suddivise in quattro aree: personalizzazione dello stile di vita e dei target glicemici, monitoraggio regolare della glicemia anche a domicilio, utilizzo mirato dei farmaci quando necessario e supporto multidisciplinare per le donne con diabete preesistente. Integrare l’assistenza diabetologica nei percorsi prenatali, sottolinea l’OMS, è essenziale per migliorare la qualità delle cure e ridurre le complicanze. Il documento ricorda anche la crescita globale del diabete, che oggi colpisce oltre 800 milioni di persone, con un incremento più rapido nei Paesi con minori risorse. Standard di cura uniformi rappresentano quindi un passo chiave per proteggere la salute materna e prevenire le malattie croniche nelle generazioni future.642
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29/11/2025Con l’arrivo della menopausa #menopausa molte donne notano un aumento di peso, spesso concentrato sull’addome #cambiamentiormonali. Questo non dipende solo dallo stile di vita, ma da cambiamenti ormonali profondi: il calo degli estrogeni rallenta il metabolismo #metabolismo, riduce la massa muscolare e favorisce l’accumulo di grasso viscerale #salute. Il grasso addominale, infatti, è associato a un rischio maggiore di diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari #benessere. Anche la qualità del sonno, lo stress e una maggiore tendenza a mangiare in modo emotivo possono aggravare la situazione #stiledivita. La buona notizia è che intervenire si può #prevenzione. Un’alimentazione bilanciata, ricca di fibre, proteine e alimenti freschi, aiuta a controllare il peso e la glicemia #nutrizione. Abbinare una camminata quotidiana o piccoli esercizi di tonificazione permette di mantenere la massa muscolare e riattivare il metabolismo #attivitàfisica. Anche monitorare la circonferenza vita può essere più utile del semplice peso sulla bilancia #salutefemminile. La menopausa non è una condanna all’aumento di peso, ma un cambiamento da comprendere e gestire con consapevolezza. Con qualche accorgimento e uno stile di vita più attento, è possibile affrontare questa fase con energia e in piena salute #benesserefemminile.
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26/11/2025L’attività fisica regolare contribuisce a ridurre il rischio di morte oncologica del 31% e fino al 20% quello di sviluppo di una forma di #tumore. Sono dati “forti” che arrivano dal XXVII Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM). Il valore dello sport e del movimento era già noto da molti studi condotti a riguardo: quindi tutto bene. Invece no, perché gli italiani pantofolai sedentari per eccellenza si bruciano questa preziosissima opportunità. Oltre 20 milioni e 600 mila uomini e donne d’ogni fascia d’età – pari la 35% della popolazione – non praticherebbe alcun tipo di attività fisica potenziando il rischio di comparsa soprattutto di specifici tumori, ad esempio del seno, della vescica, del colon, dell’endometrio, dell’esofageo, del rene e dello stomaco. Forme di malattia che invece potrebbero essere in parte protette proprio dall’esercizio fisico, compresi alcuni tumori molto insidiosi, come quelli ginecologici - oltre 11 mila nuovi casi ogni anno– ed in particolare dell’ovaio che ha tassi di sopravvivenza inferiori rispetto ad altri carcinomi femminili. Anche i tumori dell’utero e dell’endometrio sono anch’essi in crescita a causa del peggioramento degli stili di vita, dell’alimentazione e della sedentarietà in particolare. La sinergia di sport, stili di vita sani e adesione agli screening, soprattutto per tumori della mammella, del colon-retto e della cervice uterina, sono una efficace arma di prevenzione. «Gli screening di diagnosi precoce sono purtroppo in calo, specie in alcune zone del Paese. Anche in questo caso – ha concluso Saverio Cinieri, Presidente uscente Fondazione AIOM – la sensibilizzazione dei cittadini può fare la differenza e incrementare la partecipazione ai programmi di prevenzione».